Basi della Marina Militare

Pantelleria

 

Sistemi Radar dell'Isola

Il Comando e Direzione Genio “Lavori di Guerra” dipendeva direttamente dall'Amm. PAVESI .

Erano presenti nell'Isola circa 600 Tedeschi , che pero' con l'inizio dell'offensiva aerea furono ritirati
ad eccezione di 78 specialisti (Specialisti che altre fonti ritenevano fossero stati anch'essi rinviati) dell'aviazione del 63° Battaglione , provenienti dalla Norvegia.

 

Essi gestivano dal luglio 1942 , un radiolocalizzatore tipo “Freya” ,sito in Monte Croce e collegato tramite ponte radio a quello presente a Lampedusa., che era in grado di avvistare aerei entro gli 80 Km , era coadiuvato da un radiolocalizzatore tipo “Wurzburg D” per la guida alla caccia notturna , in grado di fornire posizione e quota di volo degli incursori fino a 40 km di distanza .
Ciascuno dei due Radar richiedeva 12 uomini , mentre 20 operatori lavoravano all'elaborazione dei dati .

 

L'intera postazione era denominata “Pollux” e disponeva di pezzi AA.
I Tedeschi disponevano anche di un radiogoniometro per l'assistenza alla navigazione posto a “Cuddia Randazzo “(416 mt slm) .

 

Nella stessa località vi era un carro A.T.800 della Regia Aeronautica che fungeva da radiofaro di inganno e da collegamento per gli aerei in volo.
Gli Italiani avevano anche un radiogoniometro posizionato a “Punta Sidere”.

P.S. Radar, aereoporto e basi per MAS .....Operazione "PEDESTAL" pag. 264 del libro di Gianni ROCCA "Fucilate gli Ammiragli" ......Se all'alba , nelle acque di Pantelleria , si fosse trovata anche una piccola parte della flotta italiana , nessuna unità inglese sarebbe scampata al massacro .......un punto di riflessione !!!!!!...Senza commento !!


Fonti : Bibliografiche "Pantelleria D-Day di Marco BELOGI-Libere Edizioni 2002

 

Basi e Porti Strategici della Marina Militare

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