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MAX KENNEDY HORTON

SOMMERGIBILISTA PER VOCAZIONE

La torretta con pezzo da 12” sull’ HMS  M-1

Il Piroscafo VIDAR che affondò l’M-1

 

 

Effettuati i collaudi finali,l’unità venne consegnata e dislocata in Mediterraneo , con la missione di effettuare tiri di artiglieria contro i porti austriaci dell’Alto Adriatico.
 Il termine del conflitto,intervenuto nel frattempo,pose fine alla missione dell’M-1 prontamente richiamato in patria. Lo sfortunato M-1 concluse la sua carriera il 12 Novembre 1925 allorquando venne accidentalmente speronato dal piroscafo VIDAR, mentre Horton che ne aveva lasciato il comando a metà del mese di Ottobre del 1918, fu rispedito urgentemente nelle acque del Mar Baltico per sostenere la Marina Imperiale Zarista minacciata dai bolscevichi in rapida estensione. Si trattò di un incarico difficile e delicato per il quale,Horton,non potette disporre di un consulente politico che lo mettesse al riparo da eventuali incidenti di carattere diplomatico o politico. Una straordinaria analogia a quanto accadde al Capitano Hornblower nel corso della sua missione nel Baltico con il vascello NONSUCH ed il fido Bush : i cultori di cose marinare sicuramente ricorderanno il personaggio nato dalla penna del non tanto simpatico C.S. Forrester , che in un suo successivo libro,L’Incrociatore,espresse opinioni decisamente denigratorie ed offensive nei confronti della nostra Regia Marina,ma questo è un altro discorso. Nel 1920 la missione nelle gelide acque del Baltico ebbe termine e al suo rientro ricevette il secondo nastrino da aggiungere alla sua DSO ,non essendo più considerato un “pirata” . Ritiratosi gradualmente da  ogni forma di vita mondana in seno agli ambienti della Royal Navy,Horton trascorse lunghi giorni di inattività meditando sulla necessità di riorganizzare il sommergibilismo britannico sulla base delle esperienze maturate : Egli divenne fervido sostenitore della necessità di raggiungere un elevato grado di efficienza,di addestramento e di mantenere gli equipaggi sempre attivi,anche in tempi di pace,assertore quindi del Si vis pacem,para bellum degli antichi patres . Purtroppo, come sempre,al termine di ogni conflitto fa sèguito la necessità di ridurre le spese,lasciando inattive la maggior parte delle unità e con equipaggi ridotti all’osso,nonostante la vastità dell’Impero coloniale albionico che pure necessitava di protezione. Horton,intanto,aveva conquistato fama di autentica leggenda vivente , ben diversamente dal “pirata” considerato anni addietro,trasformatosi ,per giunta, in un Ufficiale serio,preparato,tranquillo ed autentico capo e sicura ed affidabile guida d’uomini . La promozione a Capitano e la nomina di Capo di Stato Maggiore dell’Ammiragliato Sommergibili, non tardò per aggiun gersi ai già tanti successi di questo singolare marinaio.

Fonti fotografiche:

  1. RN Submarine Museum Photo Archive
  2. Imperial War Museum
  3. Varie edizioni del Jane’s Fighting Ships.

Fonti bibliografiche :
- A damned un-english weapon                                               E.Gray 1971
- Captain at war                                                       E.Gray 1988
- Max Horton and the western approaches                WS Chalmers 1956
- HM Submarines                                                      PK Kemp 1952
- Submariner par excellance                                   A.Gibson (SCR-2001)

 

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Guglielmo Lepre (Etna)

 

Grupsom - Sommergibili Mediterranei