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Omicidio premeditato o ordinario fatto di guerra ?

Mentre gli inglesi avevano creato ULTRA , dall’altra sponda dell’Atlantico,i cugini americani,avevano dato vita ad un gruppo di criptoanalisti,battezzato HYPO,di tutto rispetto.
HYPO aveva sede in una sorta di bunker sorvegliato a vista ,in un sotterraneo del Centro Informazioni di Pearl Harbour.
In quelle stanze,l’assordante ticchettìo delle stampanti e dei calcolatori IBM, non concedeva tregua : 24 ore su 24 al lavoro , decrittando qualsiasi cosa trasmettessero i giapponesi.
Tutto quel bailamme era gestito gelosamente dal Cap. di corvetta T.H.Dyer , padre indiscusso della criptoanalisi meccanica. Gli Stati Uniti però,”leggevano” i codici giapponesi fin dal 1920 grazie a quel genio di Herbert Yardley che aveva perfino pubblicato i risultati del suo lavoro. I giapponesi non diedero peso alla cosa,convintissimi della impenetrabilità dei propri codici e delle macchine cifranti,così come lo furono i tedeschi con ENIGMA.
Nel 1926,una modesta analista di Washington aveva scoperto la chiave del cifrario in uso dall’Ammiragliato giapponese, e proprio quello adoperato per i messaggi più segreti e delicati ! In sintesi,gli americani ed in particolare la US Navy, tenevano sotto strettissimo controllo le trasmissioni del Sol Levante,compresi i mesi precedenti l’attacco a Pearl Harbour.
Altro colpo di fortuna fu il ritrovamento di documenti e codici a bordo di un sommergibile giapponese,l’ I-1,arenatosi sulle spiagge di Guadalcanal.


NIMITZ

Il 14 Aprile 1943, l’Amm. Nimitz ricevette nel proprio ufficio ,il CF Edwin Layton giunto trafelato dal bunker di decrittazione : la notizia che recava al suo superiore era di quelle “bollenti” ! Nimitz prese visione del messaggio con estrema attenzione ed interesse : il suo contenuto era una completa e precisa descrizione con date,orari e mezzi di trasporto relativi ad un ispezione che l’Amm. Yamamoto avrebbe condotto di lì a quattro giorni ,il 18 Aprile,Domenica delle palme !! Il testo finale del messaggio era stato ottenuto ed integrato con la collaborazione anche di altri uffici cifra lontani da Pearl Harbour . “ E se tentassimo di farlo fuori? “ chiese Nimitz ,forse più a se stesso che al Capitano Layton , osservando la grande carta murale del Pacifico. La sua mente stava già calcolando tempi e distanze e ,soprattutto,a chi affidare eventualmente l’operazione : la scelta cadde sull’Amm. Halsey inevitabilmente,sia per le sue capacità sia per la competenza di zona . Se quell’occasione era da non perdere,era altrettanto pressante prepararvisi ancorchè Nimitz avvertisse la necessità di mettere al corrente dell’evento i suoi superiori e l’entourage governativo di Washington .
Eliminare Yamamoto era militarmente ineccepibile ma nella storia ,raramente,un Comandante in capo era perito in prima linea o era stato oggetto di operazioni mirate alla sua eliminazione fisica : per quanto cinica fosse (e lo è ancor di più oggi) la morale americana , qualche eccezione di carattere etico era pur sempre e comunque argomentabile.
A Washington ,come è normale che fosse , ci furono sostenitori accesi dell’operazione così come non poche furono le coscienze perplesse : erano mai esistiti nella storia eventi analoghi ? c’era qualcuno in grado di sostituire Yamamoto con maggior successo? come avrebbero reagito i giapponesi ? c’era da aspettarsi qualche altro violento ed audace colpo. di mano giapponese? Questi ad altri interrogativi nascevano nelle coscienze e nelle stanze dei bottoni della capitale americana , senza tener conto di altre considerazioni non meno importanti : la prima era quella legata alla possibilità che i giapponesi capissero che gli americani avevano violato i cifrari segreti , successivamente che il messaggio potesse essere una trappola abilmente concertata . Questa seconda perplessità fu presto annullata : il mittente del messaggio era l’Amm. Samejima,nuovo del settore e destinato in precedenza al ruolo di aiutante navale di HiroHito : un “novellino” quindi mentre per evitare che i giapponesi mangiassero la foglia,era sufficiente che tutta l’operazione fosse condotta da aerei (unica via per tentare l’impresa) di qualche base non lontana dalla destinazione di Yamamoto,in fin dei conti un’incursione aerea americana su Bouganville sarebbe apparsa pur sempre “normale” e quindi l’intercettazione dell’aereo di Yamamoto e del suo sèguito,sarebbe apparsa una casualità,fermo restante la necessità di non divulgare alcuna notizia nel merito dell’operazione,lasciando magari che lo facessero i giapponesi.
Infine c’era sempre da regolare la questione di Pearl Harbour e quell’occasione poteva pareggiare i conti!
In quei giorni Halsey era in Australia,e pur restando in stretto contatto con il suo comando,lasciò che la faccenda fosse gestita dal suo vice,l’Amm.Wilkinson, con la raccomandazione che l’intera operazione fosse organizzata e portata a buon fine dall’Amm. Mitscher di base a Guadalcanal,da pochissimi mesi sotto completo controllo americano dopo estenuanti battaglie .

P-38 Lightning

Lanphier,Barber,Holmes

Mitscher individuò nella squadriglia di P-38 Lightning ,colà di base , i migliori mezzi ed uomini in grado di farsi carico dell’operazione : 16 uomini ,i più affidabili,furono scelti fra i tanti che s’erano offerti , classici americani scanzonati,con l’eterno chewing gum in bocca ,sigarette fra i denti , “ghigno alla Guadalcanal” stampato sul volto, stivaloni ai piedi ,abbigliamento approssimativo,occhiali da sole …..! Solo 4 di essi avrebbero però costituito la pattuglia che avrebbe dato l’assalto all’aereo di Yamamoto , mentre tutti gli altri o di rincalzo o di protezione alla formazione.
Lanphier,Barber,Holmes e Hine, i killers , (gli ultimi due erano subentrati a McLanahan,che forò in fase di decollo,e Moore che ebbe guai con i serbatoi ausiliari) mentre Mitchell,Jackobson,Canning e Goerke di copertura con altri 10 aerei : unica consegna per tutti ….abbattere tutto ciò che avessero trovato in volo su Bouganville . mentre Lanphier e Barber , in prima istanza si sarebbero fatti carico del “Betty” dell’Ammiraglio giapponese.
Remember Alamo fu sostituito dal più adatto Remember Pearl Harbour !!

 


Piloti di P-38

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Guglielmo Lepre (Etna)

Grupsom - Sommergibili Mediterranei