Libro, edito nel 1943 dalla Regia Accademia Navale, dai contenuti molto tecnici e quindi destinato ad una utenza qualificata, come erano appunto gli allievi ufficiali della Regia Marina.

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Il Comando di Grupsom Ringrazia il C.te Millelire per aver messo a disposizione questo prezioso Manuale.


Strutture e Cenno sui Calcoli di Resistenza degli Scafi

Paragrafo 2 °

 

IMPOSTAZIONE DEL PROBLEMA


La sezione circolare delle ossature è quella che resiste meglio di ogni altra, giacchè a parità di dimensioni, è soggetta alle minori sollecitazioni. Nel caso del sommergibile immerso però bisogna fare alcune considerazioni e cioè: la sezione circolare oltre che ad essere sollecitata per compressione, è anche sollecitata di punta se la sua lunghezza è grande rispetto alle dimensioni trasversali. Un solido qualsiasi che risponde a queste condizioni dev’essere verificato alla compressione e come solido caricato di punta con le formule di Eulero. Necessiterà quindi eseguire le due verifiche anche per l’ossatura.
Inoltre il fasciame dello scafo non è considerato solo come semplice piattabanda, cioè atto a scaricare la sola pressione idrostatica sull'ossatura, ma bensì resistente esso medesimo alla pressione, allo stesso modo con il quale si comportano i cilindri soggetti a pressione e non rinforzati. Da quanto sopra esposto, il problema della robustezza trasversale è stato inquadrato nelle linee generali, e le soluzioni adottate sono quelle che si espongono.

 

La verifica dell’ossatura a compressione è fatta con i soliti metodi adottati dalla resistenza dei materiali, mentre la verifica del fiaccamento (necessaria perche la lunghezza circonferenziale rispetto al minimo raggio d'inerzia baricentrico della sezione trasversale è grande) è fatta con la formula di  Föppl. Per poter applicare detta formula, occcorre
che la sezione dell'ordinata sia costante e che il carico radiale esterno sia uniforme.  

 

 

Questa formula però, non è stata esaurientemente confermata dalle prove eseguite su modelli, perchè se si è dimostrata esatta per il numero (n) dei festoni, non si è verificato altrettanto per la pressione critica  Pk. Difficile è stabilire le cause di tali differenze, ed in parte esse possono attribuirsi alle ipotesi semplificative introdotte dal Mises, mentre queste da sole non bastano a giustificare tali differenze. È da osservare però, che delle cause di errore possono essere state compiute anche durante le prove dei modelli,per le difficoltà incontrate nella costruzione degli stessi e per la realizzazione dell'omogeneità
fra i materiali dei quali era costruito il modello rispetto allo scafo vero. A causa di queste inesattezze riscontrate e cioè che la pressione critica è risultata inferiore a quella teorica, si è ritenuto necessario introdurre coefficienti correttivi alla pressione Pk come consiglia il Viterbo si può prendere :    
                                           
0,4 per spessori di fasciame inferiori a 5 m/m.
0,5 per spessori di fasciame compresi fra  5 ÷  7 m/m.
0,6 per spessori di fasciame superiori a 7 m/m.

Le prove eseguite sui modelli (essendo essi costruiti secondo la legge di similitudine lineare, risultano o ingombranti ed eccessivamente onerosi o piccoli e soggetti a tutti gli errori già sopraddetti) fanno ottenere dei risultati sui quali non si può fare affidamento. Se sarà possibile sperimentare su modelli liberi da questa legge e perciò costruiti come fa più comodo, si potranno ottenere una larga raccolta di dati in modo da eliminare le incertezze. L’Ing. Dodero nella Marina Italiana del 1938 riporta lo studio pubblicato dal colonnello del Genio Navale Fernandez, su una rielaborazione della formula di  Von Mises giungendo a risultati abbastanza semplici.
     Ponendo :

 

 

Sarebbe possibile allora ricavare con esperienze una serie di valori,che che consentir ebbero di tracciare due curve dei valori dì  F  e di  Y di grande utilità pratica. Gli scafi dei sommergibili italiani si calcolano
con le formule dovute alle teorie di Von Mises e Von Sanden.

 

 

 

 

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