Giornale MONREGALESE

 

Un antico adagio marinaro recita : una nave si riconosce dalle forme,ma si ricorda dalla
cucina : nulla di più vero.
Attraverso mie personali esperienze potrei aggiungere altresì che una nave come nasce
così muore e qui si impone chiarire.
 Dopo il varo e la consegna al cantiere di allestimento,l’Armatore era solito inviare a bordo
il più esperto dei suoi Comandanti coadiuvato da un equipaggio (meglio noto come equipaggio d’allestimento) che di solito restava imbarcato fino al compimento del viaggio inaugurale.
Ovviamente si trattava di personale dalla lunga esperienza della vita di bordo  che nelle fasi
finali,imbarcate le varie dotazioni ,provvedeva altresì ad “organizzare” ogni servizio ed ogni aspetto della vita stessa sia della nave sia di quanti ne avrebbero in seguito calcato i ponti.
Tutto resterà così come organizzato fino alla demolizione della nave,salvo che non venga poi
venduta ad armatori esteri,i cui equipaggi  potrebbero apportare piccole personalizzazioni
in linea di massima derivanti dalle proprie abitudini culturali.
Dunque riconoscere una nave non è solo questione di forme ed è più difficile farlo con una nave
mercantile che non con una unità da guerra ; riconoscere inoltre una nave attraverso una fotografia
o una stampa d’epoca,comporta decisamente un fiuto da  cane per tartufi e la metodicità di un
vero e proprio investigatore.
E’ il caso del P/fo FIRENZE affondato il 24 Dicembre 1940 con a bordo reparti della divisione
Alpina Cuneense fra i quali,48 militari di origine Monregalese e Cuneese che risulteranno poi
dispersi.
Il FIRENZE partì da Bari insieme con il P/fo ITALIA alle 01.00 del 24 Dicembre alla volta di
un punto al largo di Brindisi ove si sarebbe congiunto con i P/fi Argentina e Narenta per proseguire
la navigazione in convoglio alla volta di Valona (Albania) e con le scorte dell’Incrociatore Ausiliario Barletta e la Torpediniera Andromeda.
L’allarme scattò alle 12.25,allorquando il Barletta con ardita accostata,evitò d’un soffio il
siluro di un sommergibile ad una ventina di miglia da Saseno (Albania).
Appena 55 minuti dopo,l’etere fu scosso dai concitati segnali di soccorso del Firenze che era
rimasto vittima dello stesso sommergibile : dopo la guerra si saprà che era il PAPANIKOLIS
di bandiera greca e al servizio degli inglesi.
Accertate le gravissime condizioni dello scafo e non riscontrando alternative,al Comandante
del Firenze non rimase altro che dare l’ordine più doloroso per un navigante : Abbandonare la
nave.
Fonti dell’USMM fissano in 996 uomini presenti a bordo al momento dell’impatto del
siluro e di questi,903, riuscirono a sopravvivere grazie al pronto accorrere del Barletta.
Il Firenze era un piroscafo varato nel 1912 per conto della SNSM e gemello del Roma,del
Torino e del Milano,ma non fu questa nave ad affondare,dacchè essa era affondata il 9 Novembre 1915 poco al largo di Siracusa.

Il Firenze in parola era l’ex ROMA,anch’esso varato l’8 Agosto 1912 per conto dello stesso
committente quindi ceduto l’anno dopo alla Marittima Italiana,nel 1923 alla SA Italia,nel
1924 alla Citra,nel 1925 diventerà Firenze e nel 1931 passerà definitivamente alla Tirrenia,
sotto la cui bandiera colerà infine a picco.
Una bella nave di 3975 tsl e 2328 netta, di tipo misto,ovvero capace di trasportare sia merci
sia passeggeri,e quindi ideale per le necessità della Regia Marina.
Ad essere pignoli ci fu ancora un altro Firenze,del 1919 però e questi era l’ex Elise,ex Tropique
ed ex ancora un mucchio di nomi diversi. Catturata dai tedeschi fu data in gestione all’Adriatica
e resa a Malta nel 1944 agli ultimi armatori di nazionalità greca.
A noi non resta altro,a fronte di una immensa passione per il mare e per la storia che ricordare
i 48 dispersi che a Dio e alla Patria avevano affidato le proprie sorti ed esistenze.

 
CLC Guglielmo Lepre (Etna)
Gruppo T.Prato Anmi-Mondovì
Bibliografia :

    • Per non dimenticare di S.Marchisio Anmi-Mondovì
    • USMM Navi Mercantili perdute
    • USMM La difesa del traffico con l’Albania,la Grecia e l’Egeo
    • Trasporti marittimi di Linea ed Cavallotti
    • www.grupsom.com per altri riferimenti storici.

     

Grupsom - Sommergibili Mediterranei